Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 01-12-2019, 21.01.35   #5076
Destresya
Cittadino di Camelot
 
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Destresya è sulla buona strada
Il sole tramontava sulle colline di Sant'Agata, creando una tavolozza di colori caldi nel cielo sopra di loro.
Camminavano mano nella mano, in quel borgo che sembrava aspettarli da sempre, ed era così.
Si sentivano a casa, in quella serata autunnale dall'aria fredda ma limpidissima, al punto da scorgere una falce di luna che faceva capolino nel primo crepuscolo, accanto a Venere.
La gente li salutava, li aveva riconosciuti, sapeva che loro appartenevano a quel posto, a quel borgo incantato teatro di tante storie scritte insieme in notti senza fine.
Varcarono la soglia di quel giardino incantato che sembrava aspettarli.
L'atmosfera della sera, limpida e scura sembrava velarlo di una nuova magia.
La felicità dei due innamorati sembrava aleggiare intorno a loro, come una nuvoletta d'amore che li avvolgeva e li scaldava con il suo tepore.
Si tenevano per mano, si abbracciavano all'improvviso, si baciavano in piedi, stretti l'uno all'altra in quel momento così magico che sembrava non dovesse finire mai.
Il mondo stesso su era fermato, la terra aveva rallentato la sua corsa per concedere ai due innamorati ancora un momento insieme.
"Vorrei che questo momento non finisse mai.." sussurrò lei, stringendosi a lui nel loro posto magico, da cui si poteva vedere l'intera vallata.
"Non finirà..." la rassicurò lui, stringendola a sé.
"Domani già ripartirò.. non voglio partire.."
"Ma noi non siamo mai lontani..."
"No mai..." lei perdendosi nell'azzurro dei suoi occhi.
Lui sorrise e per tutta risposta la baciò.
Quel bacio che era sempre stato la migliore risposta ad ogni inquietudine.
Perché un bacio così apparteneva solo al Vero Amore.
E lei si sentiva davvero una regina, pensò mentre lo stringeva e sentiva sfregare sul collo la piccola corona così brillante che lui le aveva appena donato.
Tra le sue braccia lei aveva ogni cosa.
Lui era ogni cosa.
"Vieni, torniamo a casa, domani è ancora lontano..." sorrise lui, prendendola per mano.
Allora la condusse in quella casetta dalla porticina incastonata tra rami l'edera che era il loro nido d'amore.
Aveva ragione, il domani era ancora lontano.
Tra risate, abbracci, giochi, una cena fatta di leccornie, una notte passata stretti sotto una coperta troppo corta e tutti quei momenti che componevano la loro quotidianità.
Perché la verità è che non conta la quantità ma la qualità del tempo passato insieme.
"Lo vedi?" Gli sussurrò lei mentre attorcigliava una ciocca dei suoi capelli nella mano "Noi siamo più vicini di tanti altri che si vedono tutti i giorni!".
Lei cercò il suo sguardo "Si amore... noi siamo insieme in ogni istante.. solo noi..." sporgendosi a cercare le sue labbra
"Solo noi.." ripeté lui, stringendola a sé.
Ma il domani giunse con la sua vena di tristezza e malinconia che accompagnava sempre quel distacco.
"Sai, ho una sorpresa per te.." le disse lei, poco prima di andare.
"Che sorpresa?" Lui, curioso.
"Eh, la devi scoprire.." facendole l'occhiolino lei.
"Come scoprire?"
Lei rise "Vedrai..."
Lui la guardò incuriosito.
Lei gli consegnò un bigliettino colorato.
"Se risolverai l'enigma scoprirai dov'è.. ma dovrai aspettare di essere solo, così mi sentirai ancora vicina!".
"Ma io ti sento sempre vicina..." lui guardandola negli occhi, per poi stringerla forte a se.
In quell'abbraccio capace di annientare il tempo e la distanza.
Perché loro sì, sono sempre vicini, mai lontani.
Perché il Vero Amore non teme né il tempo né la distanza.
Una volta tornato a casa lui lesse il biglietto e andò in cerca della sua sorpresa.
Il biglietto che così recitava:

Ha un profumo inconfondibile
Alcuni lo parlano
Si può trovare sulla tavola
È composto da più parti
Si trova nei fumetti


Il nostro innamorato ovviamente risolse l'enigma e trovò la sorpresa lasciatole dall'armata.

E voi, dame e cavalieri, riuscite a risolvere l'enigma dell'innamorata?

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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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