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Vecchio 02-05-2012, 16.51.57   #1874
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Guisgard uscì dalla grotta ed io ascoltai il familiare rumore dei suoi passi sulle foglie bagnate fintanto che fu possibile... poi il silenzio, rotto soltanto dal regolare respiro di Sheylon e dal crepitare del fuoco... infine quelle parole.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Le visioni...” disse all'improvviso il vecchio “... siete certa che queste visioni non siano solo vostre allucinazioni? Che non siano un modo per fuggire da ciò che vi angoscia e spaventa? Ne siete certa?”
Quella voce inattesa mi fece sussultare... ed ancor più mi fecero sussultare quelle parole...
Le visioni?
Come poteva quell’uomo sapere delle mie visioni?
Poteva aver udito i miei sussurri all’orecchio di Guisgard? Era possibile?
Oppure...
E all’improvviso mi mancò l’aria quando riconobbi nella voce e nel tono di quell’uomo qualcosa che richiamò immediatamente alla mia mente la voce ed il tono del Maestro. E proprio in quel momento non avvertii più il dolce tepore del fuoco ed un brivido mi corse lungo la schiena...
Rimasi per qualche istante senza parole... incerta e tremante... chiedendomi in quale inganno fosse caduta la mia mente, chiedendomi che casa mai potesse averla spinta a tale improvviso ed inatteso abbaglio...

“Le visioni...” disse all’improvviso “Sei certa che queste visioni non siano solo tue allucinazioni? Che non siano un modo per fuggire da ciò che ti angoscia e ti spaventa? Ne sei certa?”
Me ne stavo in piedi, immobile e composta, in silenzio... i miei occhi però vagavano per la stanza riccamente arredata, curiosando tra i bagliori d’oro dei candelabri ed i colori vivaci dei dipinti alle pareti...
A quelle parole, tuttavia sollevai gli occhi e li puntai sull’uomo che mi stava di fronte, ricambiando il suo sguardo indagatore con la più categorica fermezza. Certo, sapevo perché eravamo lì e forse avrei anche potuto immaginarmi una domanda del genere... ma fu probabilmente il tono che l’uomo aveva usato ad infastidirmi... un tono scettico, e quasi inquisitorio.
Fu un leggero colpetto di tosse del Maestro a riscuotermi...
“Ne sono certa!” dissi allora.
“Perché?” mi incalzò lui, sempre con il medesimo tono “In fondo ciò che vedi è solo nella tua mente... non è qualcosa di reale! Perché dovremmo crederti?”
“Beh...” ribattei “Intanto perché, più di una volta, ciò che ho visto si è poi avverato. E poi... poi, scusatemi, ma voi siete il Vescovo, vero? Siete un uomo di chiesa! E dunque credete in qualche cosa che non avete mai personalmente visto. Vero?”
“Talia!” la voce bassa e severa del Maestro mi richiamò quasi prima che finissi di parlare... ma l’uomo seduto dall’altra parte del tavolo sollevò una mano e scosse appena la testa, come a dire che non importava...
“Si...” disse, celando appena un lievissimo sorriso “Si, io sono il Vescovo. E tu sei una bambina molto sagace, devo dire!”


Quel lontano ricordo mi sfiorò la mente... un ricordo lontanissimo, che avevo quasi rimosso... avrò avuto cinque o sei anni a quel tempo...
La voce del Maestro e la voce del vecchio eremita si confusero nella ma mente ed io mi sorpresi a chiedermi se fosse davvero stato solo un gioco della mia mente stanca... oppure se...
Mi riscossi infine e, finalmente, compresi che forse non era questa la cosa importante da capire...
Sollevai, dunque, gli occhi verso di lui e sorrisi leggermente...
“Una strana domanda mi ponete...” mormorai “Mi chiedete, in sostanza, che cosa è reale e che cosa non lo è? E mi chiedete, quindi, fino a che punto si possa credere a ciò che non può essere visto semplicemente con gli occhi del corpo e quando è invece lecito dubitarne?”
La mie mano scivolò verso l’alto e sfiorò la pietra rossa appesa alla lunga catenella al mio collo... era sempre più calda e ne potevo avvertire i bagliori, potevo avvertire la loro intensità...
“Ma allora...” sospirai “Allora, secondo il vostro ragionamento, niente è reale! Non so... l’aria che respirate non potete vederla, eppure esiste. Lo stesso si può dire di un sentimento, profondo e totalizzante ma talvolta invisibile a chiunque altro non ne sia direttamente interessato... o lo stesso si può dire di ciò cui la Fede ci porta a credere... voi, ad esempio, in che cosa credete?” sorrisi “Quanto alle mie visioni... non sono mai state una fuga. Ahimé... al contrario. Talvolta sono l’esatto opposto!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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