Siamo giunti anche stavolta alla fine del Gdr.
Un Gdr particolare, diverso dagli altri.
Un Gdr scritto dal punto di vista dei cattivi.
Perchè?
Perchè da sempre mi ha affascinato capire il punto di vista dei cattivi.
Ricordo a scuola una volta chiesi al mio professore di psicologia “come poteva un cattivo compiere un'azione malvagia senza sentirsi nel torto o peggio”.
La sua risposta mi colpì, poiché mi spiego che ogni cattivo è sempre convinto di essere dalla parte del giusto.
Nessun cattivi crede di fare il male.
I grandi cattivi della storia, persino i peggiori di ogni tempo, erano convinti di essere nel giusto.
Hitler era davvero convinto che gli ebrei fossero una piaga da estirpare per il bene della società.
Così anche Lenin, Stanlin, persino Giuda, il peggiore di tutti, era convinto che tradendo Gesù faceva il bene del suo popolo.
Paradossalmente anche Lucifero, il male assoluto, nel tentare di scalare i Cieli, credeva di essere dalla parte della ragione.
Pure chi oggi compie azioni razziste, terrorismo o si batte per l'eutanasia crede di essere dalla parte del giusto.
E questo volevo raccontare con il Gdr: il punto di vista dei cattivi, che pur essendo nel torto marcio sono convinti invece di essere nel giusto.
Tutto ciò poi unito ai misteri secolari della brughiera Afragolignonese, alla maledizione secolare dei Taddei ed a quel mondo incantato che da sempre raccontiamo nei nostri Gdr ed in ogni nostra storia.
Grazie ancora per aver letto, scritto, giocato e sognato con noi
