Dilda fissò Talia e sorrise.
“Niente di più semplice ed affascinante.” Disse. “Dopotutto è il mio lavoro.” Accese allora dei monitor ed iniziò ad inserire nel computer diversi dati.
“Immagini” tornando a guardare Talia “di vivere in una civiltà che promette libertà, luminosità, splendore, ma che invece è retta solo sul privilegio di pochi eletti. Una società in realtà intollerante verso coloro che non si allineano al sistema. Per questo lei lascerà ogni cosa e si unirà ad un gruppo di ribelli. Una resistenza formata da altri come lei, che sognano un mondo migliore. E a capo della vostra ribellione vi è un leader carismatico, capace di smuovere le coscienze e far tremare il regime che detiene il potere nella vostra civiltà. Il vostro leader proviene da una città segreta, dove il potere è amministrato in modo democratico e tutti sono liberi. Una città però di cui nessuno conosce l'ubicazione fra voi ribelli. Nessuno tranne il vostro grande leader, naturalmente.” Si alzò, avvicinandosi a lei. “Cosa ne pensa? Un po' sono riuscita a sollecitare il suo stupore?” Rise appena. “Poi mostrò a Talia un'immagine su uno dei monitor. “Ecco...” indicando il monitor “... il suo alter ego in computer grafica, già pronto per vivere le meraviglie di Afravalone.” Aggiunse, mentre la Talia virtuale cominciava ad animarsi su quello schermo.