Gwen prese il volo, allontanandosi dalla casa di Velven.
La colomba sorvolò i palazzi e le torri di Capomazda, sostenuta dal vento che soffiava sulla capitale.
Il cielo era limpido, le nuvole poche e lontane.
Il verde dominava ovunque e dall'alto la vasta e misteriosa brughiera sembrava non fare più tanta paura.
Ma nell'atto di attraversare la mura cittadine, la colomba fu attratta da qualcosa.
Una voce.
E proveniva dalla campagna sottostante.
Chi poteva chiamare una colomba?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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