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Vecchio 11-05-2015, 10.42.36   #3
Parsifal25
Cittadino di Camelot
 
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Parsifal25 sarà presto famoso
In origine, nessuno, incluso me si sarebbe aspettato di giungere a pochi passi dal compier l'impresa: il Fiore dei Fiori. Erano passati due anni da quell'incontro presso la grotta della Bestia e dalla scomparsa della mia amica e compagna di ventura Lilith; quando, alla vigilia della battaglia presso il Laghetto di Greywood, mentre guidavo un gruppo di nobili cavalieri della Croce, apparve in sogno una nuova tappa che sembrava non aver colore. Si trattava di una città.

Lessi quel sogno, feci mente locale di quel che potevo ricordarmi di quella visione e bardato della mia nuova vestigia da Cavaliere ripartii alla ricerca di quel che sarebbe dovuta esser l'impresa del compimento di un nuovo passo per raggiungere la verità della chiave che mi portavo al collo: il Longino.

A un giorno di cammino dalla cittadina partecipai ad alcune piccole imprese del luogo per poter portare un pò di tranquillità a questa povera gente...i banditi...oramai, avevano preso il sopravvento in quasi tutte le campagne del luogo... i cavalieri facevano del loro meglio, ma bisognava estirpare il parassita dall'origine... bisognava colpirli al cuore.

Partii in solitario per l'impresa...ricordo...ancora con amore e tristezza le parole del mio maestro di spade Redentos:
"Colpisci e agisci in nome di quel che è il bene supremo, anche una scelta malevola può esser la chiave per ritrovare quel bene a cui noi tutti aspiriamo..".

Una nuova impresa venne compiuta da quel giovane cavaliere...ma a quale prezzo...mentre andavo traversando la strada principale ed accoglievo con sorrisi le gentilezze del popolo e di coloro che avevano sentito il mio nome; migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo conosciuto affluirono allora verso la città ed un porto, sebbene qualche natura pessimista non mancasse di ricordare che alcuni di questi forestieri potevano esser portatori di sventura.

Volevano ad ogni costo ricordare che tutti gli stranieri son feccia. Tagliai la strada verso il lato in sella al mio carissimo amico Belfagor, fedel destriero e inseparabile fratello, entrambe portavamo i segni e le cicatrici di mille venture affrontate, tristezze vissute e gioie condivise ma la nostra luce interiore e le nostre anime, flagellavano le beghe del male che caratterizzava quei luoghi.

La città era in agonia. I suoi abitanti eran tutti tristi, martoriati e cupi in viso. Gli stessi bambini sembravano portare le stimmate di quel malore, anche se tutto intorno era vestito da tanto benessere e meravigliosa, ma sentenziosa magia. Era....come se questa città....fosse stata privata di qualcosa, ma cosa?
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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