Discussione: Il giudizio di Caino
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-10-2010, 16.09.24   #10
solomon kane
Viandante
 
L'avatar di solomon kane
Registrazione: 06-10-2010
Residenza: Caserta ma vivo a Roma per studio
Messaggi: 39
solomon kane sarà presto famoso
2

Un anno prima.

La luce solare lo colpì sul viso e lo svegliò.
Aprì gli occhi ma la vista era annebbiata.
Dopo qualche attimo riprese completamente controllo della mente e del corpo e il mondo divenne più chiaro.
Era morto nel lago? Dov’era ora?
Si guardò intorno.
Era disteso su una branda di paglia. Era una capanna di legno.
Istintivamente cercò la fedele spada sul fianco.
Non c’era. Era completamente nudo sotto una coperta di stoffa.
Passato l’iniziale senso di smarrimento ritrovò la fredda determinazione di sempre.
Si alzò.
Il fisico asciutto coperto di cicatrici mostrava quanto quell’uomo potesse essere letale.
Cercò i suoi vestiti senza successo.
Si coprì con il lenzuolo e decise di uscire dalla porta che lasciava trapelare i raggi solari.
Il sole doveva essere sorto da poco. Rabbrividì per il freddo.
Si trovava in una specie di piccolissimo villaggio.
C’erano alcune capanne simili a quella dove aveva soggiornato, alcuni recinti per cavalli e animali di altro tipo e al centro c’era un’enorme brace ormai quasi spenta del tutto. Delle donne si stagliavano in lontananza. Portavano delle otri con loro.
Una voce attirò la sua attenzione.
Era un vecchio vestito in modo singolare.
Parlava una lingua sconosciuta alle sue orecchie.
Il vecchio capì che il puritano non lo comprendeva. Cominciò a parlare latino.
Kane finalmente capì. Conosceva bene quella lingua antica. Si chiese come mai quel vecchio la parlasse cosi bene.
- Straniero ti sei ripreso finalmente. Hai dormito due giorni e due notti.
- Dove mi trovo vecchio?- tuonò Kane ancora un po’ intontito.
- Questo vilaggio non ha nome. È talmente piccolo che non ne ha bisogno. Io mi chiamo Yann. E tu?
Il puritano lo ignorò – Come mai conoci il latino cosi bene?
- L’ho appreso dalle genti romane che vivevano qui fino a pochi anni fa. Essendo il più vecchio qui sono anche l’unico che se ne ricordi. Qualche miglia più a nord c’è il grande muro romano che ci separa dalla Caledonia se ti interessa.
Kane cominciò a riflettere – Grande muro? Caledonia? Vorresti farmi credere che siamo nella Britannia post-romanica?
Yann lo guardò perplesso.
- Questo gioco non mi piace vecchio.- Kane lo fulminò con gli occhi.
- Straniero non capisco di cosa parli. Ti ho detto tutto ciò che c’era da dire.- si affrettò a ribadire Yann.
- Non so cosa sta succedendo qui ma qualcuno la pagherà.- gli occhi di Kane assunsero la loro caratteristica sinistra lucentezza.

Yann aveva spiegato a Kane che il villaggio era governato da un consiglio degli anziani di cui egli faceva parte.
Il suo arrivo aveva destato molta curiosità.
I bambini continuavano a pedinarlo. Lui faceva finta di niente.
Di tanto in tanto si voltava all’indietro e loro si nascondevano. La sua figura li spaventava.
Spaventava non solo loro. Tutti avevano subito il fascino oscuro di quell’uomo cosi strano. Solo Yann sembrava essergli amichevole.
Nei giorni seguenti cercò informazioni. Fece dei sopralluoghi nei dintorni. Arrivò persino al lago dove lo avevano trovato. Kane notò una certa familiarità nel luogo. Tutti gli sforzi furono vani.
Non disse a nessuno chi era davvero e da dove arrivava. Semplicemente disse di non ricordarsi niente. Neanche il suo nome. E cosi Yann gli scelse un nome – Straniero in qualche maniera ti dobbiamo chiamare. Io un nome ce lo avrei. Che ne dici di Blez?.
- Che nome ridicolo- rispose Kane.
Yann sorrise – Sarà anche ridicolo, come dici tu, ma chi lo porta non lo è. Significa lupus. E tu mi ricordi tanto quella splendida creatura.
Da allora tutti lo conobbero come Blez.
Poco a poco gli abitanti cominciarono ad abituarsi alla sua presenza.
Il puritano cominciava a vestire come loro e ad imparare la loro madre lingua.
Un giorno vagava come al solito nel villaggio. Yann gli dava vitto e alloggio ma prima o poi avrebbe dovuto cominciare a pensare lui al suo sostentamento.
Mentre era sovrappensiero si scontrò con qualcuno.
- Stai più attento – disse una voce femminile.
Kane la guardò, era bellissima, mora con gli occhi chiari come il primo sole della giornata, e per un istante tutti i suoi pensieri svanirono. Sentì una sensazione mai provata alla bocca dello stomaco.
Tutta quella situazione surreale, i quesiti che si poneva, tutto aveva perso importanza.
La giovane donna si accorse di chi aveva urtato e fece una smorfia di paura.
- Scusa non volevo offenderti…perdona la mia stupidità.
Fece per voltarsi ma Kane la afferò per un braccio e sentì la pelle formicolare a causa di quel contatto.
- No ti prego…aspetta. Non aver paura di me..Come ti chiami?
La ragazza lo guardò intimidità e rispose - Kyla
E in quel momento lo spadaccino oscuro e implacabile conosciuto come Solomon Kane lasciò il posto al mite Blez. Anche se lui ancora non ne era cosciente.

Ultima modifica di solomon kane : 16-10-2010 alle ore 19.32.15.
solomon kane non è connesso   Rispondi citando