Guisgard sorrise ed abbassò il capo.
"E sia, milady." Disse rialzando la testa ed assumendo quella sua solita espressione irriverente. "Ma questo vuol dire che non potrò più rivedere il vostro luminoso sguardo che tanto ammalia, fino alla fine di quest'avventura? Siete crudele, milady!"
Rise e saltò su.
Poi, aiutando Talia a rialzarsi, aggiunse:
"Venite, milady... c'è un'ultima cosa che vorrei mostrarvi."
Scesero lungo quel piccolo dosso e percorsero un sentiero irregolare che penetrava nella fitta boscaglia.
Giunsero allora presso un'altra collina, sulla quale sorgeva una vecchia pieve dimenticata.
I due si avvicinarono al vecchio edificio.
"Eccoci arrivati..." disse Guisgard, per poi cominciare a bussare forte sulla vecchia porta di legno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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