Gwen si risvegliò in una cabina fredda, metallica e di un bianco sporco.
Il letto non era comodissimo, ma sembrava pulito, così come il cuscino e le lenzuola.
Da fuori giungevano i più strani ed indecifrabili dei rumori, mentre dall'oblò il Sole del mattino illuminava la cabina.
Dopo qualche istante la ragazza realizzò di essere su una qualche imbarcazione e che stava navigando per chissà dove.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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