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Vecchio 28-09-2012, 12.56.46   #95
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Osservai quella figura avvicinarsi, credendo fosse Guerenaiz che sopraggiungeva.
Mi sbagliavo. Un soldato, e poi un' altro e un'altro ancora sbucarono dal buio: senza rendermene conto ero circondata. "Maledetto oste chiacchierone" pensai, ma la lealtà di un uomo non si compra così facilmente. Li squadrai bene, li contai : erano cinque. Non sarei mai riuscita a scappare. Mi chiedevano perché cercassi notizie degli inglesi e beh, non avevo nulla da nascondere, anche se sapevo bene che non mi avrebbero creduta.
"Sono alla ricerca di un soldato inglese, imbarcatosi alcuni anni or sono per queste terre a bordo della New Tiger, nave da guerra del re, senza fare più ritorno in patria. Devo sapere se è vivo o morto. Il resto, signori, non vi riguarda." Mi guardavano ridendo, mi schernivano. Ormai erano talmente vicini che potevo sentire il loro fiato pesante. Come immaginavo, non mi avevano creduto. Sto preparando una rivolta contro voi olandesi, radunerò le truppe e le guiderò alla vittoria. Probabilmente era questo che si aspettavano ma, ahimè, non era la verità.
"Vi ho detto quello che volevate sapere adesso lasciatemi andare" continuai con la voce da ragazzina impaurita che ultimamente mi riusciva tanto bene. No, non avevano nessuna intenzione di lasciarmi andare, erano soldati, e io conoscevo bene i soldati, ero cresciuta in mezzo a loro. Dov'era Guerenaiz quando serviva, maledizione? Iniziavo a sentire il pugnale contro il polpaccio, mi chiamava, mi incitava alla rivolta. Dovevo cavarmela da sola, tanto per cambiare!
Notai solo in quel momento che non erano armati, o meglio che le loro spade erano rimaste elegantemente nel fodero. Evidentemente non mi avevano considerato una minaccia, loro erano cinque uomini di guerra, infondo, e io una ingenua fanciulla.Terribile errore.
Mi avvicinai lentamente ad uno che mi stava fissando più degli altri e lo guardai dritto negli occhi, posando le mani sulle sue spalle, supplichevole. Si distrasse quel tanto che mi bastò per alzare il ginocchio e colpirlo così forte da farlo cadere a terra. Presi il pugnale dallo stivale e colpii l'uomo alla mia destra, gli rubai la spada e con quella sferrai un colpo possente ad un terzo che sopraggiungeva alla mia sinistra.
Il tutto accadde in pochi istanti, ma lo stupore di vedere la loro preda trasformata in furia sarebbe durato pochissimo, e io non avevo scampo. Iniziai a correre all'impazzata. Potevo sentire i loro passi, lo sferragliare delle loro spade. Adesso sì, le avevano sguainate.
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