Infatti Cavaliere della Carretta,
Giuseppe d'Arimatea figura come parente di Gesù il Cristo, solo in unversetto del Protovangelo di Giacomo il minore, Vangelo Apocrifo, fratellastro del Messia secondo la tradizione evangelica. L'affermazione del traduttore, uno dei primi cristiani romani, confonde il vocabolo greco dall'antico aramaico, traducendolo "cugino" e, probabilmente voleva solo nobilitarne la figura avvicinandola alla dinastia di Davide, per il grande merito che ebbe nella diffusione della Buona Novella...
Comunque, grazie per il vostro prezioso "spostamento" Cavaliere della Carretta, senza di voi non saprei muovermi tra i meandri diroccati di questa bizzarra realtà virtuale...
Taliesin, il bardo
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