Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 14-03-2012, 15.27.12   #784
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quando, alla sua morte, il re decise di lasciare il trono non al suo legittimo figlio, Dominus detto il Venale, ma a suo nipote Ardae, figlio di sua sorella andata in sposa all'Arciduca di Capomazda, la nobiltà del regno si divise in due.
Così, da una parte si schierarono i fedeli di Dominus, rivendicando il diritto al trono per il suo sangue e dall'altra invece quelli che appoggiavano le pretese del giovane Ardae, forte della volontà del re suo zio.
Allora, Ardae, insieme ai suoi, decise di oltrepassare lo stretto di Saggesia, che collegava la capitale col ducato più importante, quello di Capomazda, dando così inizio alla terribile guerra civile che spaccò in due il regno.
Alla fine il giovane duca riuscì ad avere la meglio e a sconfiggere il malvagio Dominus che, pur di non farsi catturare vivo, si diede egli stesso la morte.
Ardae, che passò alla storia con l'epiteto di Conquistatore, unificò così le due corone dando nuovo lustro al regno.
Un giorno, attorniato da teologi, filosofi e poeti, Ardae volle domandare ai dotti della sua corte chi fosse il più grande conquistatore di tutti i tempi.
“Di sicuro” disse un filosofo “molti grandi condottieri sono apparsi sulla grande scena della storia, come Sargon il grande che formò il primo impero di cui si abbiano notizie certe, Ramsete II che rese grande l'Egitto, Caio Mario che salvò Roma dai feroci Galli e guadagnandosi per questo il titolo di Terzo Fondatore di Roma (dopo Romolo che fondò la città e dopo Marco Furio Camillo che la salvò dai Galli di Brenno), Cesare che assoggettò le Gallie, Traiano che estese più di ogni altro i confini di Roma, Giustiniano che riconquistò l'Occidente Romano, Carlmagno che fece rinascere l'impero e Gengis Khan che conquistò più terra di tutti coloro che l'avevano preceduto. Ma nessuno di questi fu pari ad Alessandro di Macedonia che meravigliò i contemporanei ed affascinò i posteri con le sue conquiste.”
Tutti i dotti di corte annuirono.
“Ma, come si sa, mio signore, tutto è scritto ed anche il re di Macedonia appartiene al disegno del Fato deciso dai Cieli.” Prendendo la parola il barone Falcone delle Tavernie. “Alessandro affrontò l'impero Persiano nel suo più profondo periodo di crisi e il re Dario III era un inetto ed un debole. Questo aiutò non poco il macedone nella sua straordinaria impresa.”
“Dunque chi considerate il più grande tra i combattenti?” Domandò Ardae a Falcone.
“Chi fa della saggezza e dell'arguzia” rispose il barone “la sua spada ed il suo scettro. Sovrani illuminati che con il loro intelletto dominarono nemici ed eventi. Come re Salomone e l'imperatore Marco Aurelio.”
“Credete che il vostro signore sia pari a quei grandi?” Chiese Ardae.
“Io ne sono certo” sorridendo Falcone “e sono convinto che non temiate di dimostrarlo, mio signore.”
“Vi ascolto!” Divertito il potente taddeide.
Falcone allora cominciò a recitare:

“Ascoltate ogni parola, davvero, attentamente,
perché si sa che più forte fischia e meno si sente!”

Nessuno a corte seppe risolvere quell'arcano.
Nessuno tranne Ardae che sorridendo risolse l'enigma del nobile Falcone.

E voi dame e cavalieri di questo reame, riuscite a fare altrettanto?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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