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Vecchio 27-08-2021, 03.40.50   #12664
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
I bracieri ardevano fra fumi colorati e sali cerimoniali, addensando la grande sala con profumi ed essenze di un tempo perduto.
Le fiamme proiettavano sulle colonne e sulle pareti dipinti la loro luce, che rendeva quasi animate le immagini e le figure in arcaiche danze di un mondo ormai remoto.
Una giovane donna, dai lunghi capelli covini, gli occhi scuri e luminosi, il volto tinto di un pallore che pareva accarezzare i suoi bellissimi lineamenti ed avvolta in un abito nero era inginocchiata davanti ad una statua, recitando indecifrabili litanie, come se volesse evocare un'antica e dimenticata divinità.
Un uomo dalla lunga tunica scura, scarno e dall'aspetto cupo entrò e si inginocchiò, attendendo che la donna terminasse la sua invocazione.
"Dimmi..." disse lei quando ebbe terminato "... notizie di milord?"
"No, madama." L'uomo. "Ma non temere, i nemici del nostro dio non potranno fargli nulla. Egli è troppo potente ed esperto per cadere sotto i colpi di quelle anime perdute."
Lei ascoltò n silenzio.
"Tuo marito..." aggiunse l'uomo "... ti sta aspettando fuori dal tempio, madama."
"Digli che lo raggiungerò più tardi." Lei a lui. "Non lascerò questo tempio sino a quando sua altezza non sarà tornato. E non dire nulla a mio marito. Non dirgli che mi hai vista qui."
Lui la guardò.
"Si, madama." Annuì. "Come tu desideri."
"Ora va." Mormorò lei. "Il tempo è giunto e il mondo scoprirà che il nostro dio non è un angelo caduto e neanche un demone. Allora la luce della sua oscurità illuminerà tutti noi e annienterà i nostri nemici. Va, lasciami pregare ancora la madre Lilith.
L'uomo andò via e la donna restò sola.
"Il tempo è giunto..." appea rimasta sola "... ci siamo nascosti per troppo tempo." Poi accarezzò una rosa nera che aveva nella mano, sorridendo lievemente.
La rimise sull'altare e tornò a guardare la statua davanti alla quale pregava.







Fine episodio

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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