Quella grida nel bosco ormai tinto dei colori dell'imbrunire giunsero disperate ed improvvise alle orecchie di Gwen e delle sue due compagne di viaggio.
“Vengono da quella parte...” disse Mery indicando alcuni olmi nella boscaglia.
“Aspettate, meglio restare qui...” spaventata Aisha “... potrebbe essere pericoloso...”
Uno spettacolo improvviso, caotico e colorito scoppiò nella piazza tra lo stupore generale.
Il grosso pallone cominciò a scendere fino a toccare terra, vicino alla grande fontana centrale.
Un boato dagli echi cacofonici allora cominciò a riempire l'aria, con trombette, nacchere, sonaglini e qualche schioppettio di polvere da sparo.
Due grossi sacchi di polvere e piombo furono gettati al suolo, fissando così la grossa mongolfiera al continente.
Ai lati del pallone variopinto sventolavano due bandierine con un leone alato e dalla criniera fulva ciascuna.
Dall'aerostato sferico saltarono allora giù alcuni individui dai vestiti particolari e grosse armi, come spadoni, alabarde e pistole da caccia dai manici ricurvi.
“Popolo di Afragolopolis...” disse con voce impostata e teatrale un omone buffo e grasso, con barba rossa e dai capelli arruffati dello stesso colore “... i vostri problemi sono appena finiti!” Guardando tutti i presenti, tra cui c'era anche Dacey. “La compagnia di Nagano è giunta!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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