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Vecchio 21-03-2022, 22.19.16   #170
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Marin si allontanò dal naufrago e cercò suo nonno, trovandolo al pianterreno del faro, intendo a sistemare alcuni cavi che salivano fino in cima, dove c'era la grande lente.
“Ehilà...” disse il vecchio salutandola “... tutto bene? Come sta il nostro naufrago?”






“Si, madama...” dissero in coro Todd e Smaley a Sinus “... agli ordini, madama!” E corsero a darsi da fare.
Non passò più di un'ora che una servitrice portò alla bella spia un pacco.
Ra avvolto da un'elegante carta variopinta, legata da 2 nastri, uno argentato e l'altro dorato, che si intrecciavano in un vistoso fiocco, sul quale, grazie a una spilla d'alabastro, era fissato un biglietto che così recitava:

“Ho veduto questo vestito presso l'harem dell'arconte di Cipro. Era custodito da tre eunuchi, ciascuno in possesso di un'arma eccezionale. Ne ho sfidati 2 a duello e il terzo l'ho vinto a una gara di lotta, spingendolo al suicidio per la sconfitta. Avrei potuto così richiedere all'arconte una delle magnifiche Cicladi, ma ho rifiutato tali isole in cambio di questo vestito, di cui faccio dono a voi.
Don Fanfan”






Britty controllò quel libro, scoprendo la magnifica fattezza con cui era stato prodotto.
Tuttavia non trovò nulla di diverso delle tante copie che circolavano di quel libro.
All'improvviso però dalle pagine sfilò fuori un biglietto.






“Si... forse hai ragione...” disse pensieroso Robertstein a Blangey “... tutta questa storia è fin troppo strana, per non dire misteriosa.”
L'assistente ben conosceva il suo bel padrone, sempre attratto dalla conoscenza e da tutto ciò che sembrava inspiegabile.
“Forse dovrmo visitare l'ultimo luogo in cui mio nonno studiò prima di morire...” ancora Robertstein “... mi riferisco al Castello dei Convitti.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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