Nella camera di Azable i discorsi vertevano tutti naturalmente sui misteriosi uomini che si nascondevano nell'enigmatico Patto delle Civette.
Ovviamente nessuno fra loro sapeva da dove cominciare, ma prima che la discussione si arenasse, Samondo cominciò a stilare alcuni punti su cui riflettere.
“A mio giudizio” disse “bisogna tener conto di alcuni punti fissi... il popolo... qui la gente è devota ai Taddei e dunque simpatizzerà di certo per quei sovversivi. Direi allora di frequentare i luoghi dove si ritrova la gente comune, come taverne, piazze e così via... naturalmente dobbiamo spacciarci per simpatizzanti dei Taddei... come secondo punto però suggerirei di non tralasciare gli ambienti nobiliari, o almeno borghesi... infatti se il sentimento popolare è la forza di un partito filo Taddeide, è naturale che la mente stia altrove e dunque presumibilmente fra chi trovava più vantaggi e privilegi sotto i Taddei... infine, come ultimo punto, non dobbiamo perdere di vista il Clero... i Taddei sono stati per secoli l'ombra della Chiesa...”
“Analisi perfetta direi.” Annuì Morice.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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