Il riverbero del Sole nascente scintillava fra i basamenti bianchi delle alte colonne, generando bagliori dorati che si infrangevano in infinite gocce policrome e cangianti.
L'odore dei sacri indachi, dei faggi e dei salici piangenti si ridestava con la vivace e fresca brezza del matti, fra gli ultimi canti dei satiri e i risolini civettuoli delle ninfe che scappavano verso il fiume.
Gwen stava basando al sacro fuoco, quando due figure apparvero nel megaron.
Erano il vecchio sacerdote Parmenione e un viaggiatore, con indosso una lunga tunica ed un largo cappello di paglia in testa.
"Sacerdotessa..." disse il vecchio "... cupi appelli ha lasciato stanotte l'oracolo. Segni fenusti e cattivi auspici si annidano all'orizzonte."
"Perfetto." Disse ridendo lo scimmiotto. "Allora non ci resta che cadere addormentati e al nostro risveglio saremo sulla Terra." Divertito ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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