Dopo un lungo istante Rusputus allentò la presa sul braccio di Gwen e la ragazza ne approfittò per staccarsi da quell'uomo.
Lui allora la fissò andare via con un sorriso irriverente stampato sul suo volto inespressivo.
Gwen arrivò in camera sua, dove poté finalmente riposarsi.
Accanto al letto, contro la parete di sinistra, vi era un alto scaffale pieno di libri, tutti provenienti dalla biblioteca del castello, mentre a destra un piccolo comodino era sistemato in un angolo, con sopra un telefono interno che cominciò a squillare.
L'uomo accennò un sorriso alquanto enigmatico, al punto che Dacey non riuscì a comprendere se fosse per formalità o per la risposta che lei aveva dato.
“Margherita è la vera protagonista dell'opera di Goethe, ben più di Mefistofele e dello stesso Faust... Margherita è al di sopra di tutto, al punto da poter annullare in nome suo persino un patto scritto col proprio sangue... non temere, non ti chiederò l'anima, poiché io non credo nell'Aldilà... ma domanderò qualcosa di più importante... la cosa più bella e preziosa che hai... cosa indossi sotto quel vestito, Dacey?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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