Elv per un breve istante accennò un vago sorriso, per poi annuire.
Allora mise a posto il rastrello e salì su in camera di Gwen.
“Vieni...” disse “... il nonno sta riposando, dobbiamo fare piano.”
Uscirono così nel corridoio, freddo ed anonimo.
Raggiunsero uno stanzino la cui porta era chiusa a chiave.
Elv prese un mazzo di chiavi ed aprì.
Era una sorta di sgabuzzino pieno zeppo di cianfrusaglie varie.
Allora lui tirò fuori un grosso baule e guardò poi lei.
“E' una specie di segreto...” mormorò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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