In realtà, Milady, quello che descrivo è una chimera che posso dire di rincorrere da quando ho memoria. Ho una visione della vita che mi porta a cercare di rendere speciale ogni cosa che vivo, ma quel sentimento che descrivo, così assoluto, così totale e totalizzante, resta una meta, più che un'acquisizione. Come voi ho sperimentato che esistono varie forme di amore, ma preferisco credere di essere stato sfortunato io, piuttosto che credere che non esista. E se anche esso non dovesse avere reale consistenza, se anche fosse un mero parto di un'immaginazione troppo fervida, ciò non mi impedirebbe di dire che è la cosa più dolce, soave, nobile e bella cui potrei mai pensare nella mia vita. Comprendete quindi come il tutto sia fin troppo importante per arrendersi, non bisogna disperare, perché tale sentimento può secondo me spalancare le sue porte anche con il tempo, come un sottile legame che, dapprima soffice e leggero, stringe assieme due persone come una catena indissolubile, il cui peso non può che essere dolce.
Detto ciò non proseguo oltre, perché mi rendo conto che sto conducendo la discussione fuori dei binari prestabiliti, e per questo mi scuso