A quelle ultime parole di Scito ebbi un sussulto, mi voltai istintivamente verso Ahmed ed, infatti, stava impugnando la spada e lo bloccai rivolgendomi a lui in arabo.."Fermatevi! Lo so da noi una simile frase è un insulto e affronto nei miei confronti e verrebbe giustiziato ma dobbiamo adattarci a questi posti e certe persone...e voglio sperare di positive qui ve ne siano...ci penso io".
Mi voltai verso l'uomo e risi di gusto.."Purtroppo non siete il mio ideale di uomo e ambirei a qualcosa di meglio...e non sono una donna da contrattare al mercato di schiavi, voi nemmeno avete idea a chi vi state rivolgendo, ma se stanotte avete tutta questa bramosia in voi e vi sentite solo possiamo donarvi dei soldi per pagare una donna di strada".
Chiesi a Korshid di procedere alla benedizione del guerriero su Ahmed secondo il rituale dei nostri dei, presi un carboncino dalla mia sacca di seta adornata di perle e dipinsi sulla mano di Ahmed un simbolo di "vittoria"..essendo principessa di una città sacra la tradizione voleva la famiglia dei reali fosse vicina agli dei o discendessero da essi.
Mentre Korshid procedeva al rituale per il duello, vidi dei bambini giocare con una spada di legno..sorrisi..tutti i bimbi, in tutto il mondo, hanno gli stessi sogni e desideri e lo stesso animo pure..mio padre, il re, lo diceva sempre e a volte chiedeva consiglio proprio a un bambino.
Mi avvicinai a loro "Cosa vedo..dei cavalieri coraggiosi, degni delle più grandi imprese e della mano di una principessa". Loro mi osservavano e presupponevo per il mio essere diversa da loro.."Io provengo da un Paese lontano e Terra di antichi e valorosi guerrieri che combattono sotto il Sole cocente del deserto e la sera si riposano e sognano sotto la grande luna rossa e si narrà il più valoroso guerriero della mia Terra, Setareh, era un orfano di strada, un bimbo preso dal re ed egli crebbe come suo figlio e lo addestrò nelle migliori arti guerriere e insegnandoli i veri ideali del guerriero..non aveva rivali, poteva combattere pure con due spade contemporamente...egli era mio fratello" e sorrisi loro che ascoltavano "E ditemi, voi che emulate i vostri eroi...chi sono i più valorosi cavalieri di questa zona?" e presi, gentilmente, la spada di legno di un bimbo e lo nominai cavaliere, mi persi a giocare con loro e il mio animo si liberò di fanciullesca gioia.
Ma subito udii una voce..era Ahmed...mi voltai..tutto era pronto per il duello e mi allontanai da loro.