"Il Giorno Dopo"
Nell'assolata desolazione del Giorno Dopo,
si disperdono i lamenti delle donne perdute nel fragore dell'acciaio,
mentre sull'ovattato campo di battaglia banchettano i corvi famelici,
nella distesa alluvionata moderne catapulte cicolagno sulle strade allagate,
rimuovono cadaveri di speranze stroncate,
calpestano dignitą di anime semplici,
mentre all'orizzonte nell'asciuttezza dei loro cuori
si delineano dietro ai microfoni dell'ipocrisia, i Signori della Guerra...
Possa il mio canto lenire il loro dolore,
possa quella Fanciulla che Camminava a piedi nudi sulla via dei Pellegrini,
il cui nome virtuale appariva come Lady Gonzaga,
portare loro la mia forza ed il mio bisogno di abbracciarla,
ancora una volta...ancora una volta, che il Bardo possa cantare.
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico č stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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