Discussione: Storia The Rune Poem
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Vecchio 09-09-2010, 01.28.53   #1
Morrigan
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The Rune Poem

L’alfabeto runico era in uso presso i popoli germanici prima dell’adozione dell’alfabeto latino, ed è ad esso sopravvissuto, grazie alla speciale adozione di questi caratteri in alcuni ambiti specifici. Il nome viene da run-, che significa “segreto” o “sussurro”.
A causa della rotazione vocalica cui andarono incontro le lingue derivate dal germanico comune, abbiamo una variante Scandinava, il “futhark”, ed una anglosassone, il “futhorc”. Il nome assegnato all’alfabeto deriva dalla versione latina delle prime sei lettere che compongono lo stesso: F, U, Þ (th), A, R, K.
La variante scandinava sembra essere la versione più vecchia dell’alfabeto runico, ed essa è nota anche come Elder Futhark. Nella versione Anglo-Sassone vengono invece inserite alcune nuove lettere.
Le rune vengono introdotte in Britannia nel V secolo dalle invasioni degli angli e dei Sassoni, quindi usate fino all’XI secolo
La prima iscrizione runica è stata datata intorno al 150 d.C. Le prime iscrizioni sono state trovate su alcuni oggetti (per lo più gioielli, cofanetti e spade) e indicavano il nome dell’artigiano o del proprietario. Questo induce a credere che le rune fossero utilizzate come semplice sistema di scrittura per brevi incisioni. Tuttavia si pensa che le rune fossero usate anche per la divinazione, sebbene non esista nessuna prova diretta di tale uso. La radice del nome, però, che come detto significa “segreto”, sembra indicare qualcosa di magico, o comunque qualcosa di non accessibile ai più. Inoltre Tacito, nel capito X del De germania, descrivendo una forma di divinazione in uso presso le tribù germanica, scrive:

“Alla divinazione e alla previsione del fato, essi pongono attenzione più di ogni altro popolo. Il loro metodo di prevedere gli eventi è semplice: essi tagliano un ramo da un albero da frutto e lo dividono in piccoli pezzi che marcano con alcuni segni distintivi, quindi spargano a caso su una stoffa bianca. Quindi, il prete della comunità se il fato è consultato in pubblico, o il padre della famiglia se ciò è fatto privatamente, dopo ave invocato gli dei e con gli occhi levati al cielo, prende tre pezzi, uno alla volta, e li interpreta a seconda dei segni preventivamente incisi su di essi”

Le lettere dell’alfabeto runico, a differenza di quelle dell’alfabeto latino, non rappresentano soltanto un suono, ma indicano una parola. Posseggono quindi un significato;





FEOH - Cattle, wealth: bestiame, prosperità
UR - Aurochs: uri (bisonte europeo)
ÞORN - Thorn: spina
OS - God: dio (anche il dio per eccellenza, quindi Odino)
RAD - Journey: viaggio
CEN - Torch: torcia
GIEFU - Gift: dono
WYN - Joy: gioia
HÆGL - Hail: grandine
NIED - Necessity/trouble: necessità, difficoltà
IS - Ice: ghiaccio
GEAR - Year: anno
EOH - Yew: tasso (albero)
PEOR - Hearth: focolare
EOLH - Sedge (elksedge): carice (pianta acquatica)
SIGEL - Sun: sole
TIW/TIR: il dio Tir
BEORC - Birch: betulla
EOH - Horse: cavallo
MAN: uomo
LAGU - Water, sea: acqua, mare
ING: il dio Ing
EÞEL - Land, estate: terreno, tenuta
DÆG - Day: giorno




The Rune Poem


Una delle opere più note che riguardano le rune è il Rune Poem, una poesia che probabilmente serviva a memorizzare il nome delle lettere e il loro significato.Il Rune Poem è un esempio di mediazione cristiana di una tradizione barbarica. Molte cose infatti mutano di significato, nel tentativo di riabilitare la cultura barbara all’interno del contesto della fede cristiana:
  • la vecchia runa Tir viene tradotta più genericamente come “segno celeste”
  • la runa Os è reinterpretata come “mouth” (bocca), secondo il calco della parola latina os, che significa appunto bocca
  • il significato della runa Ing, che indicava il vecchi dio nordico Freyr, ovvero Yngvi-Freyr, l’antenato delle tribù che Tactitus chiama Ingavoni, viene mutato, e il dio diventa piuttosto un eroe
  • la runa Sigel, che originariamente indicava il sole come oggetto di devozione, indica il sole come semplice astro
  • la runa Feoh, mantiene il suo originale significato, ma viene introdotta una nota moralistica sui danni apportati dalla ricchezza
  • l’ultima runa, Ear, non appare nella lista precedente. Il significato ad essa assegnato, “earthen grave” (sepolcro terreno) permette all’autore di concludere la sua poesia con una nota omiletica

Questo è l’elenco delle rune che se ne deriva:





Oak: quercia
Ash: frassino
Weapon: arma
Beaver: castoro
Grave: sepolcro
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"

Ultima modifica di Morrigan : 09-09-2010 alle ore 01.35.16.
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