Nel palazzo dello shogun, Altea, figlia del signore di Arkoryama, trascorreva quel lento pomeriggio autunnale, mentre dalle strade si sentivano salire le voci e le grida dei tanti che animavano la città fra botteghe e locande.
Quel giorno lo shogun non era nel palazzo e dunque sua figlia aveva ogni responsabilità.
Ad un tratto una delle ancelle arrivò, inchinandosi.
"Principessa..." disse ad Altea "... il filosofo Kakamusha chiede di essere ricevuto."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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