La regina non rispose niente a quelle parole di Altea, limitandosi a fissarla ed a sorriderle.
Poi si voltò e svanì in quel bellissimo giardino.
“Obbedirò anche stavolta, maestà...” disse Reas, per poi uscire e correre in città.
“Tylesia ha mancato...” disse in quel momento una voce rivolgendosi ad Altea, ad Elisabeth, a Cristansen e a Vivian “... a questa città era stato fatto un gran Dono, ma essa non è riuscita a comprenderlo...”.
Era il menestrello Fin Roma.
“Cosa intendete dire?” Chiese Cristansen.
“Il Fiore...” fissandoli il menestrello “... l'avete battezzato come il più alto simbolo ed ideale della Ragione, dell'intelletto, abbagliati, com'eravate, dai vostri dolori, dalle vostre pene, dalle vostre debolezze e dai vostri limiti. Avete imposto la vostra visione delle cose, invece di lasciarvi illuminare dal Tesoro che vi era stato donato. Le cose più preziose e belle della vita, spesso, vengono date non per merito, ma per privilegio... come la Fede e l'Amore... e così, il Fiore vi è stato tolto. Per questo Tylesia sarà distrutta... perchè ha mancato, non facendo fruttare il Dono che aveva ricevuto.”
“Vi sbagliate!” Esclamò Vivian. “Il Fiore ci è stato rubato da alcuni esseri malvagi! Demoni! Chiamati Lacrima di Cristo!”
“Vi ingannate ancora, damigella.” Sorridendo Fin Roma. “Quelli che credete essere una compagnia di arcidemoni, sono in realtà Angeli... Angeli inviati a riprendere il Fiore...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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