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Vecchio 16-01-2012, 23.06.10   #160
Chantal
Cittadino di Camelot
 
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Chantal sarà presto famosoChantal sarà presto famoso
Tutto accade velocemente.
Chantal e la sua governante si ritrovarono accanto al camino, in balia di quei tre uomini.
“Ora statemi a sentire, care dame…” cominciò a dire colui che aveva colpito la governante e che sembra essere chiaramente il capo dei tre “… non dateci noie e vedrete che non vi accadrà nulla… forse… passeremo qui la notte… per ripartire poi verso l’alba… restate lì, ferme, senza darci grattacapi… Vec…” rivolgendosi a uno dei suoi complici “… tieni d’occhio il viale che conduce all’ingresso… se vedi qualcuno usa la balestra… mi raccomando, un colpo solo e mortale…”
“Si, Hunt!” Rispose Vec.
“Santa Vergine…” turbata da quelle parole la governante.
“Bart!” Chiamando l’altro complice. “Tu invece farai la guardia alle nostre due dame… se cercano di scappare, lo sai, un colpo solo, silenzioso e mortale. Io, intanto, vado a riposarmi… avete da mangiare?” Domandò alla governante.
“Ecco…”
“Va bene…” fece Hunt “… cercherò io qualcosa…”
Bart allora si sedette davanti a Chantal e alla governante, puntando contro di loro un lungo ed affilato pugnale.
“Se siete stanche” disse alle due prigioniere “risposatevi pure… ma niente scherzi…”

Quando si ritrovarono vicine,la ragazza apprese che nulla di grave era stato inferto alla governante,solo un colpo violento che l'aveva fatta barcollare facendola cadere rovinosamente sul pavimento,ma non era ferita in modo grave,con suo sollievo.
"Cosa vi ha fatto,mia tenera madrina.."E l'abbracciò.
Le due donne si strinsero,Chantal espresse,sorrovoce,il suo rammarico mormorando poche parole con mortificazione:"Mi dispiace.E' colpa mia.."
La governante tentò di tranqullizzarla rassicurandola che quanto stava accadendo era solo una beffa del destino.L'uomo col pugnale le guardava in modo fisso,scrutandone ogni movenza.
Queste si tennero legate l'una all'altra,ma Chantal aveva gli occhi vigili a guardare nella penombra cosa stesse accadendo.
Chantal vide allontanarsi chi aveva impartito gli ordini e cercò di trattenerlo per comprendere chi fossero i tre uomini e cosa cercassero presso la loro casa.
"Non verrà alcuno,statene certo.Il viale è deserto,il fattore è fuori città con la moglie e il figlio..solo mio padre è.."Disse la ragazza a chi sembrava identificarsi come il capo,ma si interruppe improvvisamente.
La ragazza sapeva che il padre non si sarebbe coricato affatto quella notte,ma avrebbe passato dei momenti di raccoglimento nella cappella e poi in giro ad espletare alcune commissioni per i giorni che lo avrebbero visto assentarsi.
L'uomo di nome Hunt indietreggiò,lanciò un'occhiata severa alla ragazza come a zittirla,ma ella continuò:"Non siete briganti.Allora perchè avete cercato rifugio qui?"
Un lampo,questo fu il lasso di tempo che si intercalò tra quelle parole ed un inspiegabile avvenimento,come un avveritmento,che turbò,fino a farle mancare il fiato,la ragazza.
Una voce.
Una voce si era affacciato alla mente di Chantal,il suo nome,come un flebile sussurro.
E,il terrore si affacciò ai suoi occhi..
Si guardò intorno e il suo sguardo cadde sul tavolo da pranzo,dove c'erano ancora i fiori che la sera prima erano stati disposti per allietare la tavola.Tra questi c'erano gli anemoni.
Anemoni blu.
D'mprovviso i loro petali cominciarono a cadere staccandosi dai pistilli uno ad uno,come parole divenute di pietra..

"Sono bellissimi,Chantal.Li hai raccolti per me?"
"Si,padre.Ogni uomo dovrebbe portare sempre un fiore con sè.Questo sembra così austero,mi ricorda voi..e poi,si dice sia il fiore dei miracoli.."Sorridendo e con occhi luminosi la ragazza.
"Ho capito.Vuoi tentare di addolcirmi,piccola mia?"Accarezzandola il padre."E va bene..da oggi questo fiore sarà il mio simbolo."Accomodandoselo sul petto l'uomo mentre anche la ragazza lo aiutava ad appuntarlo muovendo con leggerezza le sue mani su quelle del padre.

Gli anemoni.
Chantal ripensò a quel momento,il momento in cui aveva scelto di far dono di quei fiori a suo padre.
Ed ora aveva certezza,sentiva intimamente suo padre essere stato colto da un malore fuori dalla sua casa..



Sussultò.
"Mio padre..sta male.Sento che sta male..è accaduto qualcosa..lascciate che lo raggiunga,vi prego..lasciatemi andare da lui.."Implorando la ragazza.
D'un tratto Chantal,che a stento aveva espresso il suo pensiero,aveva avvertito qualcosa,era visibilmente scossa,con gli occhi sgranati,il seno ansimante e pallida come cera..
Tentò di alzarsi mentre la governante la rincuorava e l'uomo col pugnale la minacciava..
Vi riuscì a sollevarsi,forzandosi e inspirando profondamente,si portò le mani al volto per scuotersi da quel presagio,da quell'immagine affacciatasi ai suoi occhi,poi alla fronte per trarre la forza di continuare,e respirando affannosamente,incurante di chi la minacciava,appoggiò una mano sulla spalla della governante come a comunicarle di indugiare nell'essere imprudente pur di difenderla,quindi posò gli occhi dritto in quelli che reggeva le loro sorti e dava ordini e parlò ancora:"Per Misericordia Divina..lasciate che vada da lui.."

Ultima modifica di Chantal : 16-01-2012 alle ore 23.11.48.
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