Discussione: Il nome della perla
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Vecchio 20-06-2018, 03.21.47   #1348
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Non lo so...” disse Guisgard sorreggendosi grazie a Destresya “... ho visto tante cose in vita mia... ma mai nulla di simile... ed ignoro come sia morto... di certo nessuno di noi avrebbe potuto ucciderlo...” guardando la ragazza “... venite, torniamo in città...” abbozzando un sorriso.
Il bracconiere Homm de Can il giorno dopo quello che fu chiamato il massacra della Sundra, dove perirono moltissimi uomini e donne, tra cui Ruspon e Justine, avventuratosi con i suoi cani nel bosco incrociò un grosso lupo, dalle dimensioni davvero notevoli, freddandolo con due colpi precisi.
L'animale fu imbalsamato e portato a Capomazda, dove l'Arciduca lo fece esporre nei cortili ducali del palazzo Taddeide.
Il grosso lupo fu riconosciuto ufficialmente come l'animale autore delle stragi nella Sundra.
Dopo la sua uccisione infatti non si registrarono più attacchi da parte della bestia.
La questione fu perciò ritenuta risolta e a Sant'Agata di Gotya la gente ritornò a vivere serena e felice.
Nessuno, tranne Guisgard e Destresya, conoscevano la verità.
Forse neanche loro due fino in fondo.
La fantomatica bestia era dunque un essere giunto da un altro mondo, un pianeta lontano, che per secoli, seguendo rotte astrali scandite da fenomeni celesti, giungeva sulla Terra per le sue crudeli battute di caccia, dove il sangue di donne e bambine rappresentava il suo macabro ed ambito trofeo di predatore.
Tuttavia la magnificenza della natura può stupire anche le intelligenze più evolute e le tecnologie più avanzate.
Così, a contatto con le nostre campagne, intrise di un qualche nuovo concime utilizzato dai contadini del posto per la coltivazione delle patate, l'essere venuto da un altro mondo, come già accadde più volte nella storia, contrasse un tipo di febbre il cui sistema immunitario era incapace di respingere.
Come avvenne, ad esempio, alle popolazioni mesoamericane, quando a contatto con i conquistatori spagnoli contrassero malattie a loro sconosciute e dunque fatali.
Così si conclude la leggenda della sanguinaria bestia della Sundra che per secoli terrorizzò le popolazioni di quella regione.
Oggi tutto giace nella tradizione intrisa di folclore e di superstizione, poiché la verità su questa storia resta ancora custodita dagli alberi di quei boschi, nel buio di secoli antichi e passati.







FINE

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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