Se il vostro Edgar avesse potuto visitare il luogo misterioso da voi sapientemente descritto, sicuramnete la sua sconfinata fantasia avrebbe associato quella crepa nell'architrave ad un gotico paesaggio lunare, come a simboleggiare il solitario mondo dei Templari e la loro ascetica visione...
Ho incontrato questa meravigliosa abbazzia durante un mio recente viaggio nella bassa Tuscia e devo confessare che non ho fatto caso a quella leggenda scritta sulla crepa, poichè ero immerso nelle lettture della ricca biblioteca su un personaggio del XV secolo, tale Giovanni da Sermoneta, medico e novello alchimista, precettore di una scienza che ancora non era pronta ed accettata dai tempi in cui egli viveva....ma questa è un'altra storia, legata alla mia....
Grazie lady Altea.
Taliesin, il bardo
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