Miz sorrise ad Altea.
“Amica mia, lei non mi racconta nulla di nuovo.” Disse. “Guardi dalla finestra. Milioni di persone ogni giorno lavorano e vivono in questa nostra città, correndo come forsennati verso cosa? Il nulla. Il Tempo passerà inclemente, loro invecchieranno ed i figli crescendo andranno via. Magari vergognandosi anche dei propri genitori. Chiunque di quelle persone è insoddisfatto. Ognuno di loro ogni giorno si confronta con il demone del rimpianto. Perchè lei scrive poesie? La poesia è il linguaggio dell'anima. Ed il suo sono certo è meraviglioso. Ma nessuno lo coglierà.” La fissò negli occhi. “Cosa le manca? Davvero solo una mancata pubblicazione dei suoi componimenti? Solo questo? No, non ci credo. Ma non voglio saperlo. Voglio darglielo.” Rise appena. “Ed è molto più vicino di quanto crede. E' ad Afravalone. Si, è un mondo fantasy, in un epoca lontana. Ma è importante conoscere quale? Se sia passata o ancora da venire? Ciò che conta invece è vivere quel mondo. Perchè lì sono custoditi i suoi sogni, Altea.” Digitò alcune parole sul pc ed un grande schermo si illuminò.
Apparve allora un mondo medievaleggiante e gotico, dalle atmosfere surreali e visionarie.
“Questo è Afravalone...” indicando quelle immagini Miz “... e lì voglio condurla... ma deve dirmi cosa sogna... cosa vuole essere e cosa vuole trovare... può essere tutto e avere tutto... deve solo scegliere... cosa sognava di essere da piccola? Una principessa? Una spadaccina? O forse una maga? O magari una ladra? O altro ancora... bene, ora può realizzare tutto questo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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