Altea e Furio giunsero alla vecchia Pieve che sorgeva appena fuori le mura di Monsperone.
Altea suonò la campanella e poco dopo una figura austera apparve sull'entrata.
Era un monaco alto e robusto, dallo sguardo pensieroso, l'espressione seria, il volto senza barba o baffi e capelli bianchi.
“Pace e bene.” Disse benedicendo la dama ed il giovane.
Elv la guardò stupita, ancora vagamente confuso per essersi appena svegliato.
La mano di Gwen piano accarezzava il suo volto pulito e le sue dita scivolavano lente fra i suoi capelli neri.
Restò in silenzio, godendosi quelle carezze, fissando gli occhi di un verde rossastro di lei, la sua bocca dalle labbra morbide ma pallide.
Restò così, con la testa che affondava sul cuscino per un lungo istante.
Poi sorrise appena.
“Credo di aver dormito più del previsto...” disse sussurrando.