Anche questa volta, Pierluigi mi ha fatto sognare. Ho adorato anche questo romanzo.
La mia recensione è la seguente:
Pierluigi Curcio, con quest'altro romanzo arturiano, ci dimostra ancora una volta le sue profonde conoscenze della materia arturiana, e senza mai rischiare di ripetersi o cadere nel banale, crea questa storia sempre molto dinamica e viva. I suoi personaggi ti parlano (e un po' hanno cercato anche di confondermi 
), ti emozionano, ti commuovono e ci accompagnano in questa fantastica narrazione, facendoci ripercorrere l'ipotesi che la figura di Artù possa essere in qualche modo legato al personaggio di Ambrosio Aureliano, ma altresì tenendo in considerazione il precedente romanzo "Artorivs", e le ultime parole di questo romanzo, appoggia anche l'ipotesi che tradizioni e mito abbiano fuso le gesta di più personaggi in un unico eroe.
In conclusione, come il precedente romanzo, anche questo è intriso di fatti storici, e degli usi e costumi che hanno caratterizzato il periodo della caduta dell'impero romano d'occidente. Tutto ciò, denota ancora una volta, la meticolosa e approfondita ricerca svolta da Pierluigi.