"Credo di si..." disse Elv a Gwen, per poi accorgersi della strana e cupa nenia intonata dai 2 bambini in quella lingua strana, indecifrabile, arcaica e dimenticata.
La lingua di un albore lontano, un tempo culla di tutto ed oggi solo ignota e perduta.
Ma poi accadde qualcosa.
I 2 bambini, quasi in un cerimoniale primordiale, continuavano a cantare, mentre la madre si alzò il velo e mostrò il suo volto orribile, con i suoi occhi malvagi e carichi d'odio.
In un attimo aggredì Gwen ed Elv e poi ci fu solo il buio.