Nelle epiche gesta di cavalieri erranti o nei riflessi di uno stagno dimenticato dal sole, l'aspetto del Cavaliere della Carretta, rifulge sempre nell'immaginario di ogni cantore come brezza di purezza mattutina, scalfita solo dalla peccaminosa natura dell'uomo che, nel suo tradimento, seppe essere sempre fedele ai vlori dell'antico codice e del suo unico amore conteso tra lo scettro di un re ed il cuore di una regina...
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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