Citazione:
Originalmente inviato da Argante
Mio caro Guisgard questa l'ho scritta un pò di tempo fa ed è per voi, per farvi capire come io, da donna, sia una profondità nascosta e buia che confonde, smarrisce, rapisce e illude. Il mio volto è luce, lo è il mio sorriso e il mio sguardo giovane e vivace, lo sono tutti i palpiti del mio cuore. Tuttaviaun senso di amecania tragica, un silenzio pesto, una nostalgia dolente mi attanaglia, così mi ritrovo a respirare l'aria della notte per lasciarmi abbracciare dall'evanescente cornice della luna e delle stelle tutte, per smarrirmi nel trapunto manto nero ove si placano i pensieri e le acredini si assopiscono.
Notte
Notte,
che inghirlandata alcova sei
di bianche stelle,
che cristallina spieghi al nostro sonno
le meraviglie del firmamento,
regna!
Maestosa e taciturna,
fino al sorgere del sole…
Danza coi tuoi veli
sull’angusto giaciglio del mondo che dorme
e alla debole luce di una candela
soffia!
Affinché di questo ovunque tu sia
la consolazione.
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Nella mia immaginazione, voi, milady, apparite solare e luminosa, simile a quelle eroine che si contrappongono all’oscurità e all’incertezza delle trame che le vedono protagoniste, come una Licia, una Biancifiore, un’Enide.
La nostalgia e la malinconia non sono per voi, ai miei occhi.
Tuttavia mi è familiare il mondo che descrivete, quella notte silenziosa e naturale rifugio dalle disillusioni del giorno.
Ed anche gli stati d’animo di cui parlate non mi sono ignoti.
Quanto ai bellissimi e delicati versi di cui mi avete fatto dono, li condurrò con me nella notte che verrà, custodendoli come un prezioso tesoro, simile a quelli trovati dai protagonisti di qualche romanzo di Stevenson, di Dumas, della Bronte, o come la fortuna, come accade a qualcuno degli eroi di Byron o di Novalis; doni della sorte e del Cielo capaci di sovvertire gli eventi.
Grazie, lady Argante.
Sir Morris: vi sono debitore per queste vostre parole, amico mio, come Lancillotto lo era di Galeotto.
E quando, a Dio piacendo, sarà il momento, rammentatemi questo credito che da ora vantate verso di me.
Lady Brianna: il vostro invito è un invito a vivere, milady.
Sognare è infatti come vivere, perché, come mi diceva sempre il mio venerabile maestro,
l’uomo, nella perfezione del Creato voluto da Dio, è fatto per sognare e per realizzare quei sogni. Questa è la felicità.