Gaynor era una tipica bellezza del tempo, con i suoi capelli chiari, gli occhi sognanti e le forme morbide ed aggraziate.
Il misterioso Luis non faceva altro che guardarla.
Erano sguardi azzurri, rubati, intensi, persino appassionati.
L'abito indossato da lei era di un colore leggero, che ben si sposava con la sua carnagione e la sua forma.
Un tempo, secondo molti, le donne erano più belle.
Sapevano accendere gli uomini e spingerli alla follia, che è da sempre, insieme al sogno, lo stato ideale di ogni innamorato ed amante.
Luis guardava tutto di lei.
I suoi occhi, la sua bocca, la bella scollatura e la grazia con cui la padrona di casa si muoveva.
Presero posto a tavola ed il pranzo fu servito.
“Parlateci” disse Bastiano a Wolfen “di quei criminali... come avete detto si fanno chiamare? Perdonate ma non ho facilità nel ricordare i nomi...”
“I Beati Fragoli, monsieur.” Rispose Wolfen.
“Cosa sapete di loro?” Bastiano.
“Per ora solo che sono Afragolignonesi...” mormorò la donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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