Quel silenzio.
Così profondo, cupo, innaturale.
Sembrava confondersi con l'infinito nulla di quell'inquieta sera, illuminata non dalle stelle, celate dal cielo nuvoloso, ma solo dalle pallide e fredde luci della città.
Elv guardò la mano di Gwen senza dire nulla.
Poi rientrò in casa.
Qualche istante dopo la ragazza sentì la porta della sua stanza aprirsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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