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Gioielli Rubati
Milady...
voi che oggi gli altri vi chiamano Dea...
per una sorta di catastrofe cosmica ho ritrovato all'interno del mio vulcano spento la perduta connettività e per un lungo attimo di luce ho letto le vostre parole nei confronti della nuova giovane viandante, ed il ricordo d'amore verso quella vostra perla scomparsa, ha alterato il vostro profilo, oltre le dogmatiche scienze del afre e del sapere che questa bizzarra virtualità nasconde, come corvi di mare nell'attesa di un succolente banchetto....Capisco cosa vuol dire respirare il profumo di coloro che ci hanno lasciato anzitempo, e comprendo lo smarrimento nel vedere pennellate dei loro colori imprimersi su altre pareti che non corrispondono alla realtà, come perduti amplessi fuori dal tempo e dalle logiche, gioielli rubati.....Ma, per l'immenso rispetto che ho per la vostra persona reale e per il vostro cuore magico di eterna fanciulla senza età, vi prego di abbandonare ogni forma di ostilità nei confronti della giovane viandante, che in buona fede, non voleva nuocere a quel ricordo, ma semplicemente, come molti altri viaggiatori senza ispirazione, cercare la strada più breve per essere accolta dal nuovo popolo della moderna Camelot....
Voglio narrarvi una piccola storia, ovvero un mio peccato di gioventù...
Girovagando per le anguste vie lastricate di un atico borgo del centro Italia, in cerca della perduta ispirazione, mi fermai lungo il sentiero rapito dalla melodia di una mia vecchai canzone. inseguendo l'eco delle note raggiunsi un giovane che declamava i miei versi alla gente di passaggio, distratta nell'eterna atrattiva del mercato ed in un vortice di negozi e mercanti, alla fine della sua esibizione, mi fermai e chiesi a quel giovane con accento straniero: "....bella questa ballata, chi l'ha composta...?"
Il ragazzo con un sorriso sfronatto mi rispose: "...è mia signore, se volete posso darvi il disco per poche monete..."
Io comprai il suo disco, gli sorrisi e prima di ripartire gli dissi: "....ragazzo, quando canti questo brano, soffiaci al suo interno o non prenederà mai la tua anima per scagliarsi eternamente in volo..."
Da quel giorno, orami dimenticato nelle sabbie del tempo, capii che le mie canzoni, mai etichettate dai rispettabili mecenati del commercio, erano come i miei figli, ad un certo punto avrebbero preso il volo....
Con rispetto e con ammirazione Lady Altea...
Taliesin, il bardo
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