Discussione: Personaggi Donne nel Medioevo
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Vecchio 26-06-2012, 09.23.00   #63
Taliesin
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LA CONTESSA DELLA POESIA: BEATRICE DE DIA

Tra i meandri diroccati della virtuale pergamena di Camelot, tra anfratti ombrosi e sentieri a me inesplorati, ho ritrovato Morrigan con la sua maglifica presentazione di un'altra Donna delle Arti.
Ascoltiamo la sua storia...

Taliesin, il bardo
La comtessa de Dia si fo moiller d'En Guilem de Peitieus, bella domna e bona. et enamoret se d'En Rambaut d'Aurenga, e fez de lui mantas bonas cansos.”

(La Contessa di Dia era la moglie di Guglielmo di Poitiers, una signora bella e buona. E si innamorò di Raimbaud d'Orange, e scrisse molte belle canzoni in suo onore - (Margarita Egan, Les vies des troubadours)


Del ristretto gruppo di trovatori donna
(trobairitz) che di cui si ha notizia e che composero tra il XII e il XIII secolo, la più famosa fu Beatrice, contessa di Dia.
Della sua vita si hanno scarne notizie. Nata probabilmente nel 1140 in Provenza, fu sposa di Guillem o Guilhem de Poitiers, conte di Viennois, anche se un’altra versione meno accreditata la identifica con Isoarda, moglie di Raimon d'Agout e figlia di un conte di Dia.

Si innamorò di Raimbaud d’Orange (Raimbaut d’Aurenga in Occitanico), signore di Orange e Aumelas e trovatore a sua volta (contribuì alla creazione del Troubar clus, ovvero quella poesia trobadorica di stile oscuro e complesso).
A lui e al suo amore dedicò la sua opera, di cui ci sono pervenute cinque canzoni:

· Ab joi et ab joven m'apais
· A chantar m'er de so qu'ieu non volria
· Estât ai en greu cossirier
· Fin ioi me don'alegranssa
· Amics, en greu consirier

Le canzoni erano probabilmente pensate per essere accompagnate con il faluto. A sostegno di questa teoria, il ritrovamento della musica per i primi versi di A chantar, trovata ne Le manuscript di roi, una collezione di canzoni copiate nel 1270 per Charles of Anjou, fratello di Louis IX.



In esse, la contessa canta in un linguaggio molto aperto e appassionato di questo amore, inizialmente da lei rifiutato per mantenere fede alle proprie promesse matrimoniali, quindi in seguito rimpianto.

I temi trattati sono in tutto aderenti ai canoni dell’amor cortese: l’amore visto come rapporto di equilibrio tra la dama (che deve custodire la propria dignità) e il suo cavaliere (che deve meritare il suo amore grazie al proprio onore), l’amore corrisposto come premio per il valore dimostrato dal cavaliere.

Ne Estât ai en greu cossirier, tuttavia, il tono è molto diverso e per certi aspetti molto moderno. In essa, la contessa sembra quasi voler gridare a tutto il mondo il suo amore, un amore passionale, impossibile da ritenere nei legacci della ragionevolezza, del quale essa canta anche gli aspetti più apertamente sensuali.

"Estat ai en greu cossirier

per un cavallier qu'ai agut,

e vuoil sia totz temps saubut

cum ieu l'ai amat a sobrier;

ara vei qu'ieu sui trahida

car ieu non li donei m'amor

don ai estat en gran error

en lieig e quand sui vestida.


Ben volria mon cavallier

tener un ser en mos bratz nut,

qu'el s'en tengra per ereubut

sol qu'a lui fezes cosseillier;

car plus m'en sui abellida

no fetz Floris de Blanchaflor:

ieu l'autrei mon cor e m'amor

mon sen, mos huoillis e ma vida.


Bels amics avinens e bos,

cora.us tenrai en mon poder?

e que jagues ab vos un ser

e qu'ie.us des un bais amoros;

sapchatz, gran talen n'auria

qu'ie.us tengues en luoc del marit,

ab so que m'aguessetz plevit

de far tot so qu qu'ieu volria."

(da
http://www.recmusic.org/lieder/get_text.html?TextId=1113)



"Vivo io in doloroso stato
Per un cavaliere che ho avuto
E voglio che sia da tutti saputo
Che l’ho amato oltre misura;
ora vedo che sono tradita
perché non gli ho donato il mio amore
per cui mi trovo in grande errore
sia nel letto che quando son vestita

Ben vorrei il mio cavaliere
stringere nudo, una sera, fra le mie braccia,
e che lui si sentisse felice
solo ch’io gli facessi da cuscino,
perch’è lui che mi piace più di quanto
non sia piaciuto Florio a Biancofiore.
Io gli concedo il mio cuore e il mio amore,
il mio sonno, i miei occhi e la mia vita.

Bell’amico, gentile e valoroso,
quando vi avrò in mio potere?
Solo una sera insieme a voi giacere
Per farvi dono di un bacio d’amore;
sappiate che avrei grande desiderio
di possedervi in luogo di marito
a condizione che mi promettiate
di fare tutto ciò che voglio"


Taliesin, il bardo
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"

Ultima modifica di Morrigan : 10-09-2010 alle ore 21.05.10.
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