Marin scese cosė nel giardino.
ra una meravigliosa notte di fine Estate, ingentilita dal pallore lunare e dal profumo intenso dei tamarindi.
Nel buio si udiva il canto di qualche esotico uccello notturno e lo zampillio delle fontane dava l'idea di frescura, nonostante il caldo.
Ad un tratto Marin vide una sagoma.
iconobbe Laudrup fermo a fissare la Luna, come assorto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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