Sbuffai sonoramente, poi gli porsi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Insomma, non era un capriccio, ma era
quel momento, un momento in cui Elv si prendeva cura di me, mi accudiva e per me erano le sue attenzioni.
E chiunque fosse lo aveva rovinato.
"Non mi va giù, questo posto..." mormorai imbronciata.
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