L'odore di salsedine riempiva l'aria, mentre il rumore delle onde spumose sulla sabbia bianca ed rsa dal Sole scorreva ritmico e melodico, quasi accompgnato dal canto sinuoso dei tucani e dei pellicani sulla riva.
La capsula maina si era arenata fra le alghe e sugli scogli, con Gwen, Elv, Gozz, Gianulo e Tesuia che erano scesi a terra.
Gli indigeni erano andati loro incontro, arrestandosi guardinghi a circa un centinaio di passi dai nuovi arrivati.
"Dubito comprendano la nostra lingua..." disse Elv agli altri.
"Ovvio, sono dei selvaggi." Mormorò Gozz.
"Eppure dobbiamo farci capire da questi indigeni..." fece Gianulo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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