Destresya si voltò verso la porta, dove guardavano tutti, vedendo un tipo alto, dai lunghi capelli e dai tratti e dagli abiti che tradivano senza dubbio chi fosse.
Era un nativo.
"Ehi, tu..." disse il padrone del cybersaloon "... poco fa è venuto un altro di voi selvaggi e ha gettato il locale nel caos. Vattene o chiamo lo sceriffo." Intimò.
"Voglio solo bere..." fece il nativo "... sono disarmato..."
"E quel coltello?" Il pianista.
"Lo uso per lavorare il legno." Rispose il nativo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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