Nonostante la rabbia per l'ingiustizia subita ed il digiuno causato dall'aver scaraventato l'umile cena contro le sbarre della cella, la notte giunse inesorabile ed alla fine Elisabeth cadde addormentata.
Non sognò nulla è verso l'albeggiare si svegliò a causa di un rumore di passi.
Un soldato aprì all'improvviso la cella.
"Forza, alzati e vieni con me..." disse con tono autoritario.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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