Discussione: Arte L'arte nel medioevo
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Vecchio 14-09-2009, 01.01.37   #13
Guisgard
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Nell’arte medievale, anche nell’occidente latino, ricopre un ruolo importantissimo la cultura bizantina.
Ultimo eco del millenario impero romano, l’impero bizantino occupa un ruolo guida fondamentale in tutti gli aspetti della vita medievale, ovviamente compreso quello artistico.
Le influenze che arrivavano da Costantinopoli furono fortissime, soprattutto in quelle aree della nostra penisola dove il controllo bizantino era più diretto.
L’arte bizantina trova nell’aspetto religioso un sua chiara e totale realizzazione.

Il cosmo ed il creato trovano nella religiosità la loro massima rappresentazione ed espressione.
Nell’ideale bizantino la religione va di pari passo con la vita terrena; infatti l’imperatore si occupava, diversamente da quanto accadeva in occidente, direttamente degli aspetti riguardanti la religiosità.
Nelle bellissime chiese bizantine, diffuse sia in oriente che in tutto l’occidente mediterraneo, straordinari mosaici e sfavillanti icone dominano le navate, le cripte, le nicchie e le absidi, mostrando lo splendore di questa millenaria concezione artistica.
Come l’immagine del Cristo Pantocratore, vero emblema della visione cosmica del genio bizantino.

E come detto l’influenza bizantina in Italia fu davvero notevole.
Basta citare come chiese importantissime mostrino una chiara influenza proveniente da Costantinopoli.
E’ il caso della magnifica basilica di San Marco a Venezia, che con la sua caratteristica pianta a croce, traeva spunto dal famoso Apostoleion di Costantinopoli.
O la chiesa di Santa Sofia di Benevento, santuario, insieme a Monte Sant’Angelo sul Gargano, del popolo longobardo.
Santa Sofia di Benevento prendeva appunto spunto dalla celeberrima Santa Sofia di Costantinopoli.
Ma per comprendere la complessità e la straordinarietà con cui era concepita l’arte bizantina, occorre andare a Ravenna, capitale dell’Esarcato, il dominio bizantino in Italia, nella straordinaria chiesa di San Vitale.

Qui possiamo ammirare i famosissimi mosaici imperiali.
Nel primo possiamo vedere raffigurato Giustiniano e la sua corte; nel secondo sua moglie, l’imperatrice Teodora, e la sua corte.


Osservandoli con attenzione ci si rende conto che, pur essendo le figure poste di fronte all’osservatore, i piedi di queste “pendono”, come quelli di burattini appesi al muro.
In realtà non si tratta di un grossolano errore dell’artista.
E per comprendere tutto ciò occorre una chiave di lettura particolare.
L’autore infatti ha voluto rappresentare l’essenza del “mondo mortale”.
Un mondo fatto di immagine illusorie, che tradiscono una sorta di incompletezza.
E’ un messaggio come ad avvertire chi guarda che questo mondo non è reale e che può causare illusione.
E’ infatti il mondo dell’aldilà, quello celestiale, ad essere in realtà vero e completo.
Infatti i due mosaici imperiali fungono come una sorta di basamento all’arcata che introduce ed incornicia il mosaico dell’abside: la Maestà di Cristo.

E osservando questo mosaico possiamo vedere come i piedi delle figure non pendono, ma sono perfettamente posti sulla solida roccia, come a voler rappresentare la concretezza e realtà di quel mondo.
Questo ci mostra come l’arte bizantina sapeva rappresentare in maniera forte e complessa l’eccezionale visione che aveva del creato, posto tutto in funzione dell’aldilà, meta ultima del vita umana.
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