A Genova...
Come un rombo di tuono rotola attraverso il pendio
famelica ed affamata contro di ogni forma di vita,
sembra guardarti da lontano senza proferire parola,
mentre la sua falce inabissata, miete crepitii d'autunno,
assopiti ed increduli sotto le braci dell'incostanza,
addolciti e spossati sotto le fauci della tecnologia,
logori e decrepiti sotto la mannaia delle promesse,
mentre sguardi increduli attendono il supremo passaggio,
in questa continua devastazione rivdedo i Tuoi capelli,
volteggiare sui rami di pino stendersi come un ponte
che, attraverso l'arcobaleno, mi porta a salvarti...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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