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Vecchio 25-09-2012, 16.05.06   #54
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Il cielo terso, appena solcato da candide nubi, si perdeva all’orizzonte confondendosi con la linea del mare piatto e cristallino, quasi del medesimo colore.
Lentamente chiusi gli occhi e respirai la brezza leggera che sapeva di salsedine.
Erano passati quasi due anni dal nostro arrivo lì, nelle Flegee, e tuttavia dovevo ammettere che ancora non mi ero del tutto abituata a quel luogo, ai suoi suoni, ai suoi colori... suoni e colori che non si vedevano in nessun’altra parte del mondo, dicevano... un luogo paradisiaco, infinitamente più meraviglioso di qualsiasi altro, dicevano... e forse era vero.
Eppure a me sempre più spesso mancava la mia vecchia casa...
sempre più spesso mi sorprendevo ad osservare il mare, come se fosse possibile aguzzando molto la vista riuscire a scorgere all’orizzonte la costa della mia Olanda...
Sospirai e riaprii gli occhi.

“Che cosa c’è oltre il mare?” chiesi un giorno, osservando l’ennesima nave perdersi all’orizzonte.
Il nonno, che mi aveva appena raggiunta sulla terrazza alta, si appoggiò alla balaustra e fissò a sua volta la distesa d’acqua di fronte a noi...
“C’è un intero mondo...” mormorò “Un mondo totalmente diverso da quello che conosciamo qui, diverso da qualsiasi cosa sia possibile vedere in Europa... c’è un mondo selvaggio ed inesplorato, un mondo in cui ogni uomo può e deve valere per ciò che è, un mondo in cui i valorosi vivono ed i buoni a nulla vengono sopraffatti, un mondo che nasconde inestimabili tesori e indicibili avventure, l’unico mondo in cui si può essere veramente liberi...”
Lo ascoltavo come rapita.
Ero solo una bambina e i racconti del nonno sui suoi viaggi oltreoceano e sulle sue peripezie erano una delle cose che amavo di più... non mi ero mai soffermata a chiedermi se e quanto di vero vi fosse in quelle storie.
“Mi racconti di nuovo la storia sui pirati?” domandai ad un tratto.
L’uomo mi osservò per qualche momento...
“Quella sui pirati...” mormorò poi, portando gli occhi all’orizzonte “Ti piace molto quella storia, vero?”
“Oh, si...” risposi, con entusiasmo “Mi piace molto! Io... oh nonno, io credo che conoscere un pirata sarebbe così emozionante...”
Per lunghi minuti il nonno non disse niente, limitandosi a scrutare l’orizzonte... infine tornò a guardarmi e sorrise...
“Si! E sarà opportuno non rivelare a tuo padre quest’ultima cosa, io credo!” disse, ammiccando appena.


Il vento, che si era alzato improvviso e prepotente dal mare, mi raggiunse sulla scogliera e fece volare i miei capelli, portando via quell’antico ricordo risalente a tanti, troppi anni prima quando ancora vivevo con il nonno, prima che mio padre decidesse di attraversare l’Oceano e stabilirsi lì...
Ruotai gli occhi, allora, lentamente, ed osservai la grande casa candida che sorgeva, solitaria, sulla parte più alta della scogliera, la quale scendeva poi gradualmente ad accogliere la città di Las Baias... sospirai... poi, quasi controvoglia, ripresi la strada in salita che mi avrebbe riportata a casa.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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