Il presbitero rise piano.
“Hai ragione, cara...” disse a Dacey “... sto sporcando dappertutto...” annuendo con un sorriso “... quanto alla mia cavalcata, beh, essa non era certo di piacere, visto che mi ha accompagnato messer Raspun, il braccio destro del barone... domani, ti prometto, usciremo insieme... non per i boschi, visto la situazione e quelle morti, ma per il borgo vecchio.” Bevendo il suo thè. “A meno che non ti vergogni di passeggiare col tuo vecchio zio.” Divertito.
Gwen guardò dai vetri e vide una bella carrozza fermarsi davanti all'ingresso, dalla quale scese un uomo dal lungo mantello scuro ed un ampio cappello.
Dalle movenze sembrava essere giovane.
Consegnò il suo bastone al vecchio cameriere ed entrò con lui in casa.
Altea e Guan si nascosero nella folta vegetazione cercando di scorgere chi fosse colui che canticchiava.
“Proviene da laggiù...” disse piano Guan “... sento rumore d'acqua... deve esserci un laghetto, uno stagno o qualcosa di simile...”
Intanto la voce che cantava era chiara e forte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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