Stavo rileggendo "La caduta di Artù" di Tolkien.
Questa è la traduzione italiana della descrizione di come l'autore immagina Ginevra.
"...
Lei sedeva in silenzio, senza dare alcun segno,
davanti all'ampia finestra. Splendeva il tramonto
fra i suoi biondi capelli d'oro lucente.
Gli occhi grigi come il mare nell'alba,
chiari e freddi come cristallo
il suo sguardo sostennero, alteri e spietati.
Ma pallide aveva le gote, e il suo cuore batteva,
come chi tra una muta di cani fedeli,
miti ai suoi piedi, la sua mano anelanti,
scorge frammisti lupi feroci.
..."
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