Il Sole era prossimo ad adagiarsi sull’orizzonte sterminato ed il carro avanzava nella lussureggiante campagna.
“Mio nonno stupito? Impossibile, milady…” disse il cavaliere a Morrigan “… non l’ho mai visto stupirsi per nulla… forse perché conosceva bene i suoi simili…”
Sorrise e cominciò a suonare la sua ocarina.
“Si …” rispose Ravus alle parole di Melisendra “… avanti, più veloce!” Spronando poi il guidatore.
Poco dopo avvistarono le alte mura di Capomazada, che imponenti dominavano su quel paesaggio.
E nel purpureo alone del tramonto, quasi accompagnata dalla malinconica musica dell’ocarina di quel cavaliere, la carrozza fece finalmente il suo ingresso a Capomazda.