Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-04-2020, 01.05.13   #2652
Destresya
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Destresya
Registrazione: 05-06-2018
Messaggi: 3,427
Destresya è sulla buona strada
Il mio studio era un groviglio di libri e carte, ammassate ovunque senza che potessi o volessi mai mettere in ordine.
Ci avevo provato una volta, avevo preso una studentessa, le avevo dato dei crediti formativi se in cambio riusciva a sistemare quel casino.
Ce l'aveva fatta, poverina, ce l'aveva messa tutta, ma dopo pochi giorni era tornato tutto come prima.
Da allora avevo perso le speranze e la voglia di sistemare.
Anche perchè, dopo che le sue manine curate avevano messo in ordine, non riuscivo più a trovare le cose, ci avevo messo ore per trovare dei documenti.
Tuttavia, quello studio era la mia casa, ed essere tornata dopo il mio avventuroso viaggio a Bali mi aveva rincuorato.
Non ero nemmeno passata da casa, avevo fatto rotta per l'università direttamente dall'aereoporto, il mio trolley aspettava nell'ingresso dello studio.
Era sempre una soddisfazione consegnare al rettore qualche manufatto speciale che avevo recuperato.
In questo caso si trattava di un sarcofago di giada, appartenuto a un'imperatrice cinese e svanito nel nulla da quasi tremila anni.
L'indagine mi aveva fatto viaggiare molto e vivere non pochi pericoli, dopo che un frammento era stato messo all'asta pubblicamente come semplice pezzo di giada, non ero certo l'unica ad essermi accorta del valore di quel manufatto. Ma ero riuscita ad evitare che gli scacalli mettessero le mani su quel reperto per poi venderlo al mercato nero.
Gli sciacalli, come li chiamavo io, erano degli ossi duri e riuscivano sempre a farla franca.
Ma l'importante era che il dipartimento di antichità orientali del museo dell'università avesse ottenuto un altro preziosissimo reperto.
Entrai nel mio studio e iniziai a visionare le tesine che avevo dato come compito prima di partire per il mio viaggio. I miei assistenti le avevano raccolte e sistemate in ordine sulla mia scrivania.
Strideva un po' quella pila ordinata di fogli in mezzo al caos delle mie carte, ma nessuno di loro si sarebbe mai sognato di mettere le mani tra il mio disordine.
Andai alla macchinetta e mi feci un bel caffè, oh come mi era mancato il caffè a Bali, mi sedetti alla scrivania e presi la prima tesina della pila.
Sorrisi, godendomi i rassicuranti momenti di quella routine che mentre ero in missione mi mancava più di quanto potesse sembrare.
Era la quiete dopo la tempesta, il porto sicuro in cui tornare dopo viaggi burrascosi e appassionanti. Domani sicuramente i miei studenti avrebbero voluto un resoconto delle mie avventure, dopotutto erano leggendarie in facoltà.
Ma ora mi lasciai il mio viaggio alle spalle, gli scenari esotici, i pericoli, i momenti in cui sembrava di non farcela, gli inganni, le parentesi divertenti.
Lasciai tutto fuori dalla porta con inciso il mio nome sopra che era il confine del mio mondo ora.
Potevo tornare ad essere una tranquilla professoressa di Storia, dopotutto.
Almeno fino alla prossima avventura.

__________________
Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
Destresya non è connesso   Rispondi citando